#SelfieadArte

"Strega comanda color...Verde!" ( Jeremy Deller - SACRILEGE )
12 Apr

"Strega comanda color...Verde!" ( Jeremy Deller - SACRILEGE )

La Fondazione Nicola Trussardi ha invitato in occasione della ventitreesima edizione di miart e dell’Art Week milanese, l’artista inglese Jeremy Deller – già vincitore del Turner Prize nel 2004 – a collaborare per la prima volta con un’istituzione italiana per un progetto personale, portando a Milano, nel cuore del parco delle sculture di CityLife, Sacrilege, una delle sue più famose installazioni: un gigantesco gonfiabile che ricostruisce in scala 1:1 il sito archeologico di Stonehenge, luogo fondante dell’identità e della cultura britannica, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1986. Jeremy Deller è un “istigatore di interventi sociali”, come lui stesso si definisce: la sue opere sono spesso caratterizzate dalla partecipazione del pubblico, le sue sculture sono esperienze sociali nelle quali performance, video e installazioni sono utilizzate come luoghi di scambio e aggregazione. Nasce così anche Sacrilege, l’imponente installazione creata originariamente per il Festival Internazionale di Arti Visive di Glasgow e successivamente esposta a Londra in occasione delle Olimpiadi del 2012. Con il senso dell’umorismo che contraddistingue molti dei suoi progetti, Deller trasforma il monumento di Stonehenge in un gigantesco gioco gonfiabile per bambini, riproducendolo in plastica e facendolo diventare un’attrazione da luna park di 35 metri di diametro: il pubblico è chiamato a interagire con l’installazione, a salirci sopra, saltare e giocare al suo interno.

L'installazione sarà visibile dal 12 al 15 aprile 2018.

"Fuorisaltone" ( Jeremy Deller - SACRILEGE )
12 Apr

"Fuorisaltone" ( Jeremy Deller - SACRILEGE )

La Fondazione Nicola Trussardi ha invitato in occasione della ventitreesima edizione di miart e dell’Art Week milanese, l’artista inglese Jeremy Deller – già vincitore del Turner Prize nel 2004 – a collaborare per la prima volta con un’istituzione italiana per un progetto personale, portando a Milano, nel cuore del parco delle sculture di CityLife, Sacrilege, una delle sue più famose installazioni: un gigantesco gonfiabile che ricostruisce in scala 1:1 il sito archeologico di Stonehenge, luogo fondante dell’identità e della cultura britannica, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1986. Jeremy Deller è un “istigatore di interventi sociali”, come lui stesso si definisce: la sue opere sono spesso caratterizzate dalla partecipazione del pubblico, le sue sculture sono esperienze sociali nelle quali performance, video e installazioni sono utilizzate come luoghi di scambio e aggregazione. Nasce così anche Sacrilege, l’imponente installazione creata originariamente per il Festival Internazionale di Arti Visive di Glasgow e successivamente esposta a Londra in occasione delle Olimpiadi del 2012. Con il senso dell’umorismo che contraddistingue molti dei suoi progetti, Deller trasforma il monumento di Stonehenge in un gigantesco gioco gonfiabile per bambini, riproducendolo in plastica e facendolo diventare un’attrazione da luna park di 35 metri di diametro: il pubblico è chiamato a interagire con l’installazione, a salirci sopra, saltare e giocare al suo interno.

L'installazione sarà visibile dal 12 al 15 aprile 2018.

"Sfere ebbasta" ( Tomas Saraceno - Aeroke )
06 Apr

"Sfere ebbasta" ( Tomas Saraceno - Aeroke )

Nel 1917 Albert Einstein pubblica un articolo che fonda la cosmologia moderna e trasforma i modelli di cosmo e universo rivoluzionando le categorie di spazio e tempo.
A cento anni da questa pubblicazione il MAXXI dedica una mostra a una delle figure che più ha influenzato il pensiero contemporaneo.
Il progetto è il risultato dell'inedita collaborazione del museo con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la parte scientifica, con l’artista argentino Tomás Saraceno per la parte artistica.
La mostra propone un percorso attraverso tre concetti chiave dipendenti e interconnessi tra loro: Spazio-tempo, crisi e confini:
Indagando le connessioni tra arte e scienza, Gravity, racconta gli sviluppi della teoria della relatività nella visione odierna dell’universo e le affascinanti ricadute che essa produce ancora oggi in campo artistico.
Attraverso il coinvolgimento di artisti internazionali, con installazioni immersive, reperti iconici e simulazioni di esperimenti, la mostra rende omaggio allo scienziato che ha cambiato radicalmente le nostre conoscenze e la percezione dell’universo.

"Che spaziotempo che fa" ( Deflessione della luce - INFN )
06 Apr

"Che spaziotempo che fa" ( Deflessione della luce - INFN )

Nel 1917 Albert Einstein pubblica un articolo che fonda la cosmologia moderna e trasforma i modelli di cosmo e universo rivoluzionando le categorie di spazio e tempo.
A cento anni da questa pubblicazione il MAXXI dedica una mostra a una delle figure che più ha influenzato il pensiero contemporaneo.
Il progetto è il risultato dell'inedita collaborazione del museo con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la parte scientifica, con l’artista argentino Tomás Saraceno per la parte artistica.
La mostra propone un percorso attraverso tre concetti chiave dipendenti e interconnessi tra loro: Spazio-tempo, crisi e confini:
Indagando le connessioni tra arte e scienza, Gravity, racconta gli sviluppi della teoria della relatività nella visione odierna dell’universo e le affascinanti ricadute che essa produce ancora oggi in campo artistico.
Attraverso il coinvolgimento di artisti internazionali, con installazioni immersive, reperti iconici e simulazioni di esperimenti, la mostra rende omaggio allo scienziato che ha cambiato radicalmente le nostre conoscenze e la percezione dell’universo.

"Che Fisica!" ( Curvare lo spaziotempo - installazione interattiva INFN)
06 Apr

"Che Fisica!" ( Curvare lo spaziotempo - installazione interattiva INFN)

Nel 1917 Albert Einstein pubblica un articolo che fonda la cosmologia moderna e trasforma i modelli di cosmo e universo rivoluzionando le categorie di spazio e tempo.
A cento anni da questa pubblicazione il MAXXI dedica una mostra a una delle figure che più ha influenzato il pensiero contemporaneo.
Il progetto è il risultato dell'inedita collaborazione del museo con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la parte scientifica, con l’artista argentino Tomás Saraceno per la parte artistica.
La mostra propone un percorso attraverso tre concetti chiave dipendenti e interconnessi tra loro: Spazio-tempo, crisi e confini:
Indagando le connessioni tra arte e scienza, Gravity, racconta gli sviluppi della teoria della relatività nella visione odierna dell’universo e le affascinanti ricadute che essa produce ancora oggi in campo artistico.
Attraverso il coinvolgimento di artisti internazionali, con installazioni immersive, reperti iconici e simulazioni di esperimenti, la mostra rende omaggio allo scienziato che ha cambiato radicalmente le nostre conoscenze e la percezione dell’universo.

"Broncetti" (Piero Fornasetti, Barnaba Fornasetti - CitazioniPratiche)
01 Apr

"Broncetti" (Piero Fornasetti, Barnaba Fornasetti - CitazioniPratiche)

In occasione della celebrazione del ventennale dell’apertura al pubblico, il Museo di Palazzo Altemps di Roma ospita la mostra Citazioni pratiche di Piero Fornasetti.
La collezione di sculture e gli spazi del Palazzo si confrontano con le ventisette incursioni artistiche realizzate da oltre ottocento pezzi di Fornasetti e di suo figlio Barnaba . Di sala in sala i temi del classico, delle rovine e delle antichità, rimandano a uno scambio a tratti spiazzante e irriverente, colto e sapiente, tra la collezione permanente di arte antica del Museo e le creazioni nate dall’immaginazione sfrenata e dall’invenzione surrealista di Fornasetti.
Disegni, mobili, accessori ripercorrono la produzione dell’Atelier dell'artista, dagli anni Trenta a oggi, rivelandosi come qualcosa di più di semplici oggetti decorati: “un invito alla fantasia, a pensare”, come raccontava lo stesso Piero. Un viatico per l’immaginazione, che riconduce all’anima originaria di Palazzo Altemps.
La mostra rimmarà aperta al pubblico fino al 6 maggio 2018.

"Many mani" (Piero Fornasetti, Barnaba Fornasetti - CitazioniPratiche)
01 Apr

"Many mani" (Piero Fornasetti, Barnaba Fornasetti - CitazioniPratiche)

In occasione della celebrazione del ventennale dell’apertura al pubblico, il Museo di Palazzo Altemps di Roma ospita la mostra Citazioni pratiche di Piero Fornasetti.
La collezione di sculture e gli spazi del Palazzo si confrontano con le ventisette incursioni artistiche realizzate da oltre ottocento pezzi di Fornasetti e di suo figlio Barnaba . Di sala in sala i temi del classico, delle rovine e delle antichità, rimandano a uno scambio a tratti spiazzante e irriverente, colto e sapiente, tra la collezione permanente di arte antica del Museo e le creazioni nate dall’immaginazione sfrenata e dall’invenzione surrealista di Fornasetti.
Disegni, mobili, accessori ripercorrono la produzione dell’Atelier dell'artista, dagli anni Trenta a oggi, rivelandosi come qualcosa di più di semplici oggetti decorati: “un invito alla fantasia, a pensare”, come raccontava lo stesso Piero. Un viatico per l’immaginazione, che riconduce all’anima originaria di Palazzo Altemps.
La mostra rimmarà aperta al pubblico fino al 6 maggio 2018.

"Fornaselfie" (Piero Fornasetti, Barnaba Fornasetti - CitazioniPratiche)
01 Apr

"Fornaselfie" (Piero Fornasetti, Barnaba Fornasetti - CitazioniPratiche)

In occasione della celebrazione del ventennale dell’apertura al pubblico, il Museo di Palazzo Altemps di Roma ospita la mostra Citazioni pratiche di Piero Fornasetti.
La collezione di sculture e gli spazi del Palazzo si confrontano con le ventisette incursioni artistiche realizzate da oltre ottocento pezzi di Fornasetti e di suo figlio Barnaba . Di sala in sala i temi del classico, delle rovine e delle antichità, rimandano a uno scambio a tratti spiazzante e irriverente, colto e sapiente, tra la collezione permanente di arte antica del Museo e le creazioni nate dall’immaginazione sfrenata e dall’invenzione surrealista di Fornasetti.
Disegni, mobili, accessori ripercorrono la produzione dell’Atelier dell'artista, dagli anni Trenta a oggi, rivelandosi come qualcosa di più di semplici oggetti decorati: “un invito alla fantasia, a pensare”, come raccontava lo stesso Piero. Un viatico per l’immaginazione, che riconduce all’anima originaria di Palazzo Altemps.
La mostra rimmarà aperta al pubblico fino al 6 maggio 2018.

"Bonnie and Clyde" (Simone Fugazzotto - Feeling Invisible, 2018)
23 Mar

"Bonnie and Clyde" (Simone Fugazzotto - Feeling Invisible, 2018)

La Fondazione MAIMERI ospita al M.A.C. di Milano, la nuova mostra dell’artista milanese Simone Fugazzotto a cura di Luca Beatrice. Artista poliedrico, nato a Milano nel 1983, che vive e lavora nel Queens, New York, Fugazzotto attraverso la pittura ha dato avvio ad uno studio antropologico sul suo unico e solo soggetto, la scimmia. Dalla tela al cemento, l’artista sceglie di osservare da vicino vizi e virtù dell’uomo, sostituendolo con il suo più vicino predecessore tra i Primati.
Con le più svariate tecniche propone da una prospettiva diversa atteggiamenti della società contemporanea che vengono affrontati al contempo con umorismo e serietà. L’artista milanese con ironia graffiante, che gli deriva dalla sua esperienza nella Street Art, impasta temi scomodi d’inizio millennio in chiave pop, materializzando un universo fatto di muri, tele, plexiglass, sculture, video e ready-made. Nude o vestite, con uno smarthphone in mano, o un fucile, simboli e status, enfatizzati da colori sgargianti, per rappresentare le debolezze, le paure, gli azzardi dell’intera umanità. Le scimmie di Fugazzotto vogliono essere un avvertimento per la nostra società e un invito a ripensare ai valori autentici e alle vere necessità degli esseri umani. “Queste scimmie sono distopia del futuro, un monito, gridato ad alta voce, da primate a primate, dall’orango noto come enunciato da Il Legislatore: ‘Guardati dalla bestia-uomo, poiché egli è l’artiglio del demonio’.”
(Luca Beatrice)

"The Ancestral Ancestor" (Simone Fugazzotto - Yesterday ended last night, 2018)
23 Mar

"The Ancestral Ancestor" (Simone Fugazzotto - Yesterday ended last night, 2018)

La Fondazione MAIMERI ospita al M.A.C. di Milano, la nuova mostra dell’artista milanese Simone Fugazzotto a cura di Luca Beatrice. Artista poliedrico, nato a Milano nel 1983, che vive e lavora nel Queens, New York, Fugazzotto attraverso la pittura ha dato avvio ad uno studio antropologico sul suo unico e solo soggetto, la scimmia. Dalla tela al cemento, l’artista sceglie di osservare da vicino vizi e virtù dell’uomo, sostituendolo con il suo più vicino predecessore tra i Primati.
Con le più svariate tecniche propone da una prospettiva diversa atteggiamenti della società contemporanea che vengono affrontati al contempo con umorismo e serietà. L’artista milanese con ironia graffiante, che gli deriva dalla sua esperienza nella Street Art, impasta temi scomodi d’inizio millennio in chiave pop, materializzando un universo fatto di muri, tele, plexiglass, sculture, video e ready-made. Nude o vestite, con uno smarthphone in mano, o un fucile, simboli e status, enfatizzati da colori sgargianti, per rappresentare le debolezze, le paure, gli azzardi dell’intera umanità. Le scimmie di Fugazzotto vogliono essere un avvertimento per la nostra società e un invito a ripensare ai valori autentici e alle vere necessità degli esseri umani. “Queste scimmie sono distopia del futuro, un monito, gridato ad alta voce, da primate a primate, dall’orango noto come enunciato da Il Legislatore: ‘Guardati dalla bestia-uomo, poiché egli è l’artiglio del demonio’.”
(Luca Beatrice)