Rosso corsa (Laura I - Cantiere Abbate, Tremezzina CO, 1952)
Il Museo Barca Lariana racconta la storia della nautica di un territorio ricco di storia e cultura, quello della Lombardia e del Lago di Como, con la sua straordinaria raccolta di oltre 400 imbarcazioni.
Il fondatore è GianAlberto Zanoletti (1943) sin in da piccolo passa le sue vacanze estive sul lago di Como, dove da adolescente inizia a frequentare vecchi pescatori e maestri d’ascia. A 12 anni riceve come regalo il suo primo dinghy. Si appassiona alle regate veliche e alla motonautica. A soli 17 anni partecipa alla competizione nautica “100 miglia del lago” su un Molinari con motore fuori bordo Mercury. Nel 1970 batte il record mondiale di velocità nella categoria Fuoribordo Sport classe SF (1000 cc.) su motoscafo Abbate con motore Carniti. Inizia prestissimo la sua collezione di imbarcazioni in legno, ben consapevole che queste rappresentino la memoria del lago. Barche a vela, motoscafi, gondole, comballi, navette, barche da lavoro. Nulla scappa all’occhio esperto che raccoglie negli anni centinaia di “vecchie signore” di legno, oggetti, fotografie e racconti.
Nel 1982 apre il Museo Barca Lariana, un patrimonio unico al mondo. Una raccolta d’inestimabile valore per il settore nautico e per la storia dell’Italia, ospitata in 9.400 metri quadrati di sale e magazzini e su oltre 8.000 metri quadrati di parco, che si propone di raccontare la storia della nautica in un territorio, Lombardia e Lago di Como in particolare, ricco di storia e cultura. Da allora si è dedicato con tutta l’anima alla sua passione, le imbarcazioni d’epoca, considerate a buon diritto veri e propri gioielli.
Girando per il museo non si può non essere affascinati dalla sua atmosfera, dove il tempo sembra essersi fermato.
Nel 1982 apre il Museo Barca Lariana, un patrimonio unico al mondo. Una raccolta d’inestimabile valore per il settore nautico e per la storia dell’Italia, ospitata in 9.400 metri quadrati di sale e magazzini e su oltre 8.000 metri quadrati di parco, che si propone di raccontare la storia della nautica in un territorio, Lombardia e Lago di Como in particolare, ricco di storia e cultura. Da allora si è dedicato con tutta l’anima alla sua passione, le imbarcazioni d’epoca, considerate a buon diritto veri e propri gioielli.
Girando per il museo non si può non essere affascinati dalla sua atmosfera, dove il tempo sembra essersi fermato.
Laura I (Cantiere Abbate, Tremezzina CO), 1952
Il “Laura I” deve il nome all’amata figlia del suo unico e grande pilota, il campione Mario Verga, già alla guida dei bolidi dei cantieri Abbate con il motoscafo Baldianello.
Artista vulcanico, affermò il proprio talento di designer nella fiorente industria tessile comasca, ma la velocità e la voglia di spingersi oltre i normali limiti erano una priorità. Mario Verga, una volta ottenuto dall’Alfa Romeo il motore 159 campione del mondo di Formula 1, si rivolge a Guido Abbate per commissionargli uno scafo a tre punti per infrangere il record dell’ora che costruì il Laura I in soli due mesi. Si rivelò un vero capolavoro di modernità, solidità e sicurezza. Il 15 febbraio 1953 Verga e il Laura I riuscirono a battere il record di velocità della classe 800 kg portandolo da 194 km/h a 226 km/h.
Detentore di grandi successi, recordman e Campione del Mondo, è stato uno dei piloti più brillanti della motonautica mondiale. Il suo sodalizio con il Laura I rimane uno tra i più leggendari nella storia dello sport.