Selfieadartattack! (Raffaello, Autoritratto)
Alla vigilia dell’uscita nei cinema il 3, 4 e 5 aprile di Raffaello: Il Principe delle Arti in 3D, il film d’arte prodotto da Sky in collaborazione con i Musei Vaticani e Magnitudo Film e distribuito da Nexo Digital, il conduttore televisivo Giovanni Muciaccia ha intrapreso un vero e proprio tour Sulle tracce di Raffaello.
Attraverso l’Italia, da Milano a Urbino, da Firenze a Roma, indagando tra leggende, colori e ossessioni che hanno formato il carattere e stile di Raffaello Sanzio, interpellando studiosi, appassionati e ammiratori dell’artista di Urbino, partendo dai quadri più celebri per poi entrare nella sua dimensione più personale e contemporanea. Un viaggio, una ricerca che porta alla luce manie, ambizioni e i lati più nascosti e umani dell’artista rispetto alla visione tramandata nei secoli dai manuali di Storia dell’Arte.
“#vorreicapireperché”: uno stimolo più che una domanda quella che ha spinto Giovanni Mucciaccia a ripercorrere i luoghi dell’Italia che hanno visto protagonista Raffaello Sanzio.
A Urbino abbiamo visitato con il presentatore la casa di Raffaello. Dimora costruita nel XV secolo che venne acquistata nel 1460 dal padre di Raffaello, Giovanni Santi. Oggi casa-museo dedicata all’artista urbinate.
Autoritratto di Raffaello
L’opera ha spesso sollevato dubbi sull’autografia, anche per il cattivo stato di conservazione. Oggi la paternità raffaellesca è in genere accettata. Alcuni la datano al pieno soggiorno fiorentino a circa 23 anni, altri a un periodo più avanzato, come copia autografa o parzialmente autografa dell’autoritratto visibile nella Scuola di Atene in Vaticano. Il dipinto è comunque entrato nell’immaginario collettivo: venne riprodotto anche nelle banconote italiane da 500.000 lire.