Sfidare il silenzio (L.Battaglia, Graci Siculo & Qui è stato assassinato dalla mafia, Giuseppe Impastato...)
Al MAXXI di Roma fino al 17 aprile “LETIZIA BATTAGLIA. Per pura passione”. Testimone visiva della realtà sociale e politica del nostro paese, in particolare dei fatti di cronaca di mafia, Letizia Battaglia (1935) è riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea non solo per i suoi scatti saldamente presenti nell’immaginario collettivo, ma anche per il valore civile ed etico del suo lavoro.
L’esposizione che il MAXXI le dedica intende restituire i molteplici aspetti della sua personalità tra fotografia, editoria, teatro sperimentale e politica, attraverso un corpus di oltre 200 immagini e di diversi materiali originali e di documentazione. La mostra si articola in una prima parte che testimonia, a partire dalla fine degli anni Sessanta, la sua attività di fotoreporter tra Milano e Palermo, il lungo impegno militante nel campo dell’editoria, il suo interesse per il teatro sperimentale, la regia, l’esperienza con i pazienti dell’ospedale psichiatrico di via Pindemonte a Palermo. I materiali – fotografie vintage, provini con note autografe, schede di archivio, stampe trovate e ritrovate, pubblicazioni – provengono dal suo archivio e sono esposti qui per la prima volta.
Nella seconda parte la scena si apre sulla grande installazione Anthologia che raccoglie il corpus del lavoro di Letizia Battaglia: un labirinto di oltre 120 fotografie scandisce un intenso percorso visivo e restituisce la varietà di soggetti da lei ritratti nell’arco di quarant’anni. Ai protagonisti della storia recente si affiancano persone comuni, bambini, donne; ai luoghi della cronaca si contrappongono gli scorci della città popolare e quelli della nobiltà palermitana: un viaggio attraverso il lavoro di una delle personalità più rilevanti del nostro tempo che ha saputo interpretare la realtà dell’Italia con costanza, coraggio e pura passione.
Letizia Battaglia, sx: Graci Siculo (1980) dx: Qui è stato assassinato dalla mafia, Giuseppe Impastato, giovane giornalista, militante comunista, Cinisi (1978).