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Rasheed Araeen (Pakistan, 1935, vive e lavora a Londra)

“Zero to Infinity in Venice” Arsenale
Dopo aver lasciato il Pakistan per trasferirsi a Londra nella metà degli anni sessanta, si afferma come uno dei pionieri dell’arte partecipativa con la sua opera “Chaar Yaar” (four friends), 1968. Attivista antirazzista e autore dell’influente mostra “The Other Story”, 1989, la prima retrospettiva modernista di arte africana, caraibica e asiatica in Inghilterra, è anche un precursore degli studi post-coloniali nel campo dell’arte.
Il progetto presentato alla Biennale, invita gli spettatori a ridisporre i cubi colorati della sua opera ricomponendola a proprio piacimento e creando così una moltitudine di combinazioni. Dietro quest’idea di interattività c’è il tentativo dell’artista di demolire le costruzioni simmetriche e rigide del minimalismo e del pensiero tradizionalista. Egli invita così gli spettatori ad entrare fisicamente in contatto con le strutture.

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