Alla vigilia dell’uscita nei cinema il 3, 4 e 5 aprile di Raffaello: Il Principe delle Arti in 3D, il film d’arte prodotto da Sky in collaborazione con i Musei Vaticani e Magnitudo Film e distribuito da Nexo Digital, il conduttore televisivo Giovanni Muciaccia ha intrapreso un vero e proprio tour Sulle tracce di Raffaello.
Attraverso l’Italia, da Milano a Urbino, da Firenze a Roma, indagando tra leggende, colori e ossessioni che hanno formato il carattere e stile di Raffaello Sanzio, interpellando studiosi, appassionati e ammiratori dell’artista di Urbino, partendo dai quadri più celebri per poi entrare nella sua dimensione più personale e contemporanea. Un viaggio, una ricerca che porta alla luce manie, ambizioni e i lati più nascosti e umani dell’artista rispetto alla visione tramandata nei secoli dai manuali di Storia dell’Arte.
“#vorreicapireperché”: uno stimolo più che una domanda quella che ha spinto Giovanni Mucciaccia a ripercorrere i luoghi dell’Italia che hanno visto protagonista Raffaello Sanzio.
A Urbino abbiamo visitato con il presentatore la casa di Raffaello. Dimora costruita nel XV secolo che venne acquistata nel 1460 dal padre di Raffaello, Giovanni Santi. Oggi casa-museo dedicata all’artista urbinate.
Martirio di San Sebastiano (Giovanni Santi)
Una delle tante opere custodite nella dimora che venne acquistata nel 1460 dal padre di Raffaello, Giovanni Santi (1435 – 1494) umanista, poeta e pittore alla corte di Federico da Montefeltro. Qui Raffaello nacque il 28 marzo 1483 e trascorse gli anni della sua formazione giovanile presso la bottega paterna. L’edificio venne acquistato nel 1635 dall’architetto urbinate Muzio Oddi e parzialmente ristrutturato. Nel 1873 la casa diventa sede dall’Accademia Raffaello che contribuì al recupero della struttura. Oggi la struttura è una casa-museo dedicata all’artista urbinate.