“The World Goes Pop“: alla Tate Modern di Londra, fino al 24 gennaio 2016, è proprio così.
La mostra, che espone circa 200 opere realizzate negli anni sessanta e settanta, si pone infatti l’obiettivo di sottolineare come la Pop Art non sia stato solamente un fenomeno anglo-americano o al limite europeo – come tendiamo a considerarlo – ma piuttosto un linguaggio universale.
E pone in evidenza come tale linguaggio fu spesso associato al momento storico e a tutte le istanze sociali a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, rendendosi strumento espressivo per i movimenti di protesta e di critica di tutto il mondo: la politica, la rivoluzione, il consumismo e il corpo femminile sono infatti i temi principali affrontati nelle opere esposte, realizzate in Asia come in Europa, in America Latina, Medio Oriente ed Australia.
Delia Cancela, “Broken Heart” 1964