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Il Getty Center di Los Angeles, aperto 365 giorni l’anno, è uno dei più importanti musei del mondo e non soltanto: la mission del Getty Trust – cui si uniscono l’altra location, la Getty Villa di Malibù, e gli istituti di conservazione e quello di ricerca, è quella di permettere al pubblico la migliore conoscenza possibile della storia dell’arte. Gli scopi sono del tutto educativi, come dimostra peraltro la politica di ingressi gratuiti alle sedi museali: tutto ciò è reso possibile dal fatto che si tratta della più ricca istituzione d’arte del mondo, con un capitale che si aggira attorno ai 4 miliardi di dollari. L’arte italiana è al centro del patrimonio del Getty Museum. Da quella antica, celebrata presso la sede della Villa, alle opere del Center, che coprono un arco di tempo che va dal Trecento al secolo scorso.

 

 

Aristide Maillo, Air (1962)
Nel 1938 la città di Tolosa commissionò ad Aristide Maillol un monumento per commemorare i piloti dell’idrovolante “Croce del Sud”, che compiva il servizio di posta tra la Francia e il Sudamerica, e che nel dicembre del 1936 decollò per poi scomparire. Questo nudo monumentale – una delle otto sculture che componevano l’opera – sembra galleggiare nello spazio. Riposando su un centro di gravità immaginario, richiama l’immobilità come anche il movimento, la sospensione e il volo. Il volto e la figura del nudo sono idealizzati: l’artista spesso usava la forma femminile per simboleggiare aspetti della natura come il mare, le stagioni, e persino – come in questo caso – un soggetto inafferrabile come l’aria.

 

 

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